Longines Hydroconquest 41mm L3.781.4.96.6

Longines Hydroconquest 41mm

Cari lettori ed amici, oggi voglio parlarvi della mia positiva esperienza con il Longines Hydroconquest. Questa volta tratterò di un segnatempo che non fa parte più della mia raccolta di orologi, ma che ha lasciato nella mia esperienza degli ottimi ricordi e magnifiche sensazioni.


Foto del Longines Hydroconquest ceramic

Ricordo che lo acquistai subito dopo la fine del lockdown, nel mese di maggio 2020. La voglia di riprendersi gli spazi e ritornare ad una sorta di normalità dopo la tegola che era caduta in testa al mondo intero, era molto forte.
Vidi pertanto questo segnatempo nella vetrina di uno dei rivenditori ufficiali della mia città e decisi di provarlo. La misura da 41cm sulla carta mi faceva stare molto tranquillo. Si tratta di un diametro che rientra nella mia comfort zone, ma il design delle anse di Longines, necessitava un approfondimento. Sul mio polso da 17 cm vestiva a filo, ma considerando che si trattava di un orologio sportivo e di un diver, accettai di buon grado il compromesso di vestibilità.

Longines Hydroconquest al polso

La scelta era in bilico tra il nero ed il blu, entrambi braccialati. Scelsi quest'ultimo colore perché per me rappresenta in maniera univo i colori della Maison.
L'orologio viene proposto dalla casa all'interno di una scatola di qualità contenuta in una controscatola colore crema. All'interno della confezione è presente l'orologio che fa sfoggio di se al centro, e sotto di esso è presente uno sportellino scorrevole che contiene libretto di istruzioni e garanzia. 

Longines Hydronquest ed il suo corredo

L'elemento che più risalta di questo Hydroconquest è a mio avviso, il suo meraviglioso quadrante che da questa versione in poi, ha ricevuto una operazione di restyling che ne ripulisce finalmente l'aspetto. Qui troviamo un dial che fa del minimalismo e del suo colore blu radiale, i suoi punti di forza.

Il quadrante del Longines Hydroconquest

Gli indici a bicchierino sono alternati dai tipici indici arabi in posizione 6, 9, 12. Ad ore 3 è presente invece la finestra data senza lente ciclope. Questa è una scelta stilistica che ne aumenta la pulizia complessiva alla vista.

Particolare della cassa e dello spessore dell'Hydroconquest

Gli indici sono tutti applicati e presentano i bordi lucidi rifiniti perfettamente, riempiti di pasta luminescente SuperLuminova BGW9. 

Luminescenza del BGW9 negli indici dell'Hydroconquest

Dettagli del quadrante del Longines Hydroconquest

Le sfere presentano un design piuttosto originale, e non presentano alcuna sbavatura (ovviamente è più che comprensibile visto il livello generale del segnatempo), anche se la punta della sfera ore, sulle prime, potrebbe ricordare vagamente il design della sfera snowflake di Tudor. 
Infine trova spazio sul quadrante, sotto l'indicazione del 12, la scritta Longines ed il logo della Clessidra Alata, leggermente in rilievo.

Macro degli indici del Longines Hydroconquest

La cassa si sviluppa attraverso le anse piuttosto pronunciate e che misurano una larghezza tra loro di 21mm. Si tratta di una misura un po' insolita e soprattutto "scomoda" per la scelta futura di adottare altri tipi di cinturini, ma di questo ve ne parlerò tra un po'. Dalle anse di snoda un bel bracciale a maglie piene, di tipo oyster a tre componenti, con la maglia centrale lucida. Personalmente avrei preferito avere un bracciale totalmente satinato, ma comprendo che l'alternanza di lucido e satinato possa rendere il segnatempo un po' meno tecnico e più elegante. Per me è stato quasi il mio everyday watch per un anno e mezzo, e prestando la dovuta attenzione, si riesce a preservare dai graffi la parte lucida del bracciale. Unica pecca o meglio, un dettaglio sottotono, per me è la scatoletta del bracciale. Avrebbero senza dubbio offrire qualcosa di più qualitativo. 
È l'aspetto che meno convince dell'orologio secondo me. 

Longines Hydroconquest al Polso

La corona a vite è protetta da due spallette che ricordano la forma della Clessidra Alata. Questo è un aspetto interessante dal punto di vista stilistico, ma dal punto di vista pratico crea qualche piccolo fastidio nel serrare la corona a vite una volta regolato l'orario, e la sua presenza sul dorso della mano si fa sentire.
Passando al fondello, troviamo un fondello cieco avvitato, la cui lavorazione è davvero eccellente. La clessidra alata qui la fa da protagonista ed è avvolta dalla scritta E.F.C. sopra, e Longines sotto. Tutto intorno al fondello invece, trovano spazio le specifiche tecniche del segnatempo, vale a dire il simbolo del doppio trattamento anti riflesso del vetro zaffiro, la resistenza ai 30 bar, oltre che la referenza ed il seriale.

Lavorazione in rilievo del fondello dell'Hydroconquest

Il tutto è animato dal calibro Longines L888 di manifattura ETA su base 2892 e fornito alla Maison di Saint-Imier  in esclusiva. 
Insomma un prodotto davvero ben confezionato sotto ogni punto di vista. 
Vorrei condividere qualche personale indicazione per chi ama personalizzare il proprio segnatempo.
Ricordo che il passo delle anse è 21 mm, ma ho constatato che, sia i cinturini in gomma, che i nato da 22 mm risultano abbastanza deformabili da consentirne l'installazione. Tra le varie prove fatte nel corso del tempo, la migliore combinazione con cinturini aftermarket che ho potuto realizzare è stata quella con un semplice tropic blu da 22 mm come è possibile vedere dalle foto di seguito riportate.

Hydroconquest con cinturino tropic

A valle della mia sicuramente positiva esperienza con il Longines Hydroconquest ceramico da 41mm posso affermare che è un segnatempo che va provato, soprattutto in questa misura, per via delle anse particolarmente longilinee e potrebbe non essere adatto a tutti i polsi. Ma al netto di questo, per chi volesse un diver moderno, di una Maison svizzera storica e in crescita nel cuore degli appassionati, rimanendo intorno la cifra dei 1.500 euro di street price, questo Hydroconquest potrebbe essere la scelta giusta.

Raffronto tra Hydroconquest e Seamaster

Ora non fa più parte della mia raccolta perché ha lasciato il posto all'Omega Seamaster Diver 300m co-axial, di cui trovate l'articolo su questo mio blog.
Grazie a tutti per aver letto e al prossimo articolo qui su Mechanical Watch Passion.

Luigi 


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