Rolex Explorer 124270

Rolex Explorer 124270

La storia che vorrei raccontarvi oggi ha come protagonista quello che è diventato uno dei miei orologi preferiti in assoluto, ma lo è diventato nel corso del tempo, in punta di piedi. Se avete voglia di leggerla sul mio blog mettetevi comodi. 

Ho sempre apprezzato orologi sportivi di presenza e che avessero uno spiccato carattere. Il mio primo incontro con il Rolex Explorer da 36 mm non è stato, viste le premesse, un colpo di fulmine. Nonostante il mio polso da 17 cm non sia propriamente un polso che può permettersi qualsiasi orologio in fatto di diametro cassa, questo "piccolo" segnatempo mi sembrava davvero poca cosa rispetto ai pezzi che avevo e che indossavo nel quotidiano (all'epoca il mio everyday watch era un Longine Hydroconquest con ghiera in ceramica, ultima referenza, da 41 mm. Di certo non un piccoletto).  

Passò quasi un anno, si avvicinava la data del mio 40° compleanno, e per qualche strano motivo stava tornando la curiosità di approfondire nuovamente l'orologio degli esploratori di Rolex. Avevo deciso che questa data la avrei voluta celebrare indossando un altro segnatempo iconico.
Mi recai presso l'Authorized Dealer Rolex della mia città e provai nuovamente il 124270. Questa volta fu amore! Quella cassa cosi compatta e solida, quel quadrante nero con le sfere Mercedes, e quel bracciale cosi fortemente rastremato, questa volta ai miei occhi, appariva totalmente diverso.

Decisi di mettermi in lista consapevole che sarebbe stato difficile averlo per la data che desideravo, essendo che eravamo praticamente alle soglie del mio compleanno. Ma con mio grande stupore, e con tanta cortesia e professionalità del concessionario, dopo circa 2 settimane ricevetti la tanto attesa telefonata e corsi a ritirare il mio primo coronato! 

Fotografia del Rolex Explorer da 36mm di Mechanical Watch Passion


Questa nuova referenza di Rolex Explorer è un deciso ritorno al passato ed un grande tributo al primo Explorer prodotto per omaggiare la conquista del monte Everest del 1953 da parte dell'esploratore Sir. Edmund Hillary e lo sherpa Tenzing Norgay. La cassa ritorna a calcare, dopo la parentesi da 39 mm, le dimensioni tipiche del primo modello da 36 mm, con le fattezze della tradizionale cassa Oyster di Rolex, ovvero carrurre monoblocco, con corona e fondello a vite. Il diametro misurato al calibro risulta leggermente inferiore come misura, rispetto a quella dichiarata e questo forse al mio occhio contribuì a farmelo apparire sottodimensionato durante il mio primo incontro. Oggi posso affermare che adoro la sua compattezza.

Andiamo però per gradi partendo dalla scatola. Rolex consapevole della sua forza straordinaria sul mercato, non ritiene opportuno, probabilmente, di dover presentare i propri segnatempo in confezioni lussuose e ricche come fanno ormai molte maison che sono al suo livello. La scatola infatti presenta una controscatola in cartone color crema sormontata dal simbolo della casa svizzera in rilievo, All'interno trova spazio la scatola vera e propria. Il materiale non è ben identificato, ma mi sento di dire che non si tratta sicuramente di legno o materiale particolarmente pregiato. La finitura però è molto bella. 

Il verde quasi smeraldo al centro è lavorato ad onde e ai bordi presenta una cornice liscia, marchio di fabbrica di Rolex. Si presenta molto lucente e attraente alla vista e al tatto. Sul coperchio è presente il logo della corona a cinque punte, applicato e dorato. Un bel dettaglio.


Aprendo il box troviamo, ben custodito al suo interno il protagonista della nostra storia, in un letto di velluto a pelo raso. Nel sotto coperchio è presente uno sportellino invece in cui sono presenti card di garanzia e libretto di istruzioni, finemente realizzati, e verniciati esternamente di verde con effetto metallizzato. 


Tolto dalla sua scatola, l'Explorer mostra tutto il suo savoir faire attraverso il quadrante che attira subito l'attenzione. Si tratta di un quadrante nero laccato, realizzato a per lo più a mano ed in house (come dichiarato da Rolex), al fine di garantirne la perfezione e l'esclusività. Il tratto distintivo di questo dial è l'ottimo contrasto tra sfere Mercedes (adoperate storicamente per garantire l'applicazione della massima quantità di pasta luminescente possibile, senza generare crepe nella stessa, ndr), e indici applicati a bastone e i tradizionali indici arabi 3 6 9.


Tutti questi elementi sono riempiti di pasta luminescente brevettata da Rolex e denominata Chromalight, una composizione che in assenza di luce conferisce una grande luminosità notturna di colore blu intensa e duratura Il quadrante è sormontato da un vetro zaffiro piatto, mentre il fondello a vite non presenta alcuna lavorazione di sorta. 


Il bracciale ha larghezza anse 19 mm e rastrema vertiginosamente fino alla misura di 14 mm in corrispondenza della chiusura, che presenta il fermaglio di sicurezza Oysterlock, elemento distintivo dei segnatempo professionali di Rolex. E' presente anche una mezza maglia da 5mm che può essere attivata manualmente tramite il sistema Easylink. Questo aspetto l'ho trovato molto utile sopratutto in estate quando il polso si dilata per le più alte temperature. 


L'acciaio adoperato da Rolex per i suoi segnatempo realizzati non in materiali preziosi, è un acciaio appartenente alla famiglia dei 904L il quale trova larga applicazione in campo aerospaziale e chimico per le sue proprietà di alta resistenza, ma brevettato dalla maison e denominato Oystersteel. Questo aspetto è stato forse il primo che mi è balzato agli occhi. L'acciaio Rolex, al di là della qualità della spazzolatura delle parti satinate, lo riconosci da subito per la sua estrema lucentezza. Effettivamente è diverso rispetto all'acciaio 316L di Tudor, Omega ecc.

Tutta questa struttura esterna custodisce al suo interno il cuore pulsante di questo meraviglioso piccolo gioiello: il calibro di manifattura Rolex 3230 Superlative Chronometer. Questo titolo certifica che il segnatempo ha superato con successo una serie di controlli finali specifici condotti da Rolex nei suoi laboratori e secondo i propri parametri interni, dopo essere stati sottoposti ad una prima certificazione COSC. Questo consente alla casa di poter blindare all'interno di una variabilità +2 -2 sec. al giorno, la marcia di questi meravigliosi movimenti. 

L'innovazione meccanica introdotta da Rolex prevede l'adozione di un bilanciere ad inerzia variabile, un'alta frequenza di oscillazione di 28.800 oscillazioni orarie (pari ad 8 al secondo), che permette di bilanciare in modo perfetto la precisione e l'affidabilità della marcia, come dichiara la Casa.

Personalmente ho avuto modo di testare per molto tempo il mio esemplare, e devo dire che ogni singola parola che si può leggere sulla rete in merito alla sua precisione, è più che veritiera. Per garantire l'usabilità di questi segnatempo alle attività della vita di tutti i giorni, Rolex ha introdotto anche l'utilizzo del sistema Paraflex che aumenta del 50% la resistenza agli urti dei segnatempo coronati, rispetto alla concorrenza. Ma qui lasciatemi dire: non vorrei sperimentare questo primato, onestamente. 

Da questa mia descrizione credo traspaia senza alcun dubbio, tutta la qualità racchiusa in questo segnatempo. Ma le emozioni sono ben altra cosa rispetto ad una mera scheda tecnica. Parlando qui di passione per l'orologeria, quello che mi sento di dire, è che questo Explorer è entrato nel mio cuore e nelle mie preferenze, sottovoce come dicevamo in apertura. Se inizialmente la sua discrezione e compattezza, me lo avevano fatto sottovalutare, oggi ritengo senza poter essere smentito che siano i suoi punti di forza. Puoi indossarlo in abiti eleganti, sotto la camicia, in tenuta sportiva. Lui non ti deluderà mai.


La sua essenza riservata e pacata, lo rende poco vistoso agli occhi esterni, e questo elemento mi consente di indossarlo dovunque senza troppi pensieri, dandomi grandi soddisfazioni ogni volta che il mio sguardo incontra il suo quadrante o il suo bracciale. Spero di aver reso l'idea. D'altronde si sa che noi appassionati l'orologio non guardiamo per sapere che ora è. Per quello c'è lo smartphone, l'auto, il pc e chi più ne ha ne metta. 

Per noi l'orologio al polso è una estensione della nostra personalità, del nostro modo di essere. E questo Rolex Explorer mi fa capire che sto maturando e che aver varcato la soglia dei 40 anni mi rende più maturo, riservato e discreto, proprio come il Rolex Explorer sa fare. 

Grazie per aver letto quest'altra storia del mio percorso in questo mondo magico dell'orologeria e condividi questo post, mi renderebbe molto felice. Al prossimo articolo su Mechanical Watch Passion

Luigi 


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